Premessa
Questo resoconto presenta le attività e le azioni che sono state realizzate nell’ambito del progetto nel periodo gennaio 2022 – marzo 2023, fino all’evento finale di conclusione del progetto del 5 maggio 2023.
Introduzione
Ricordiamo qui brevemente gli obiettivi che il progetto “Ri-cucire Comunità” si era prefissato, per poi specificare, attraverso le azioni svolte, i risultati raggiunti, le criticità e le prospettive future:
- Il rafforzamento e l’animazione di uno spazio inclusivo e di relazione (diverso da quello dell’assistenza) in una parrocchia periferica della diocesi;
- L’attivazione di percorsi informali di formazione di base per persone fragili (soprattutto donne) residenti o accolte sul territorio;
- La sperimentazione di una linea di produzione artigianale di oggetti sartoriali (borse, packaging ecc.) realizzati con materiali di recupero;
- Il rafforzamento e la creazione di nuove reti con soggetti diversi (altre parrocchie della diocesi, circuiti dell’economia sociale, gruppi giovanili…);
- La formazione e il coinvolgimento di giovani nell’animazione del territorio (laboratori Ecolab)
Le azioni
Dopo aver definito il contributo destinato alla parrocchia di Castagnole per l’utilizzo dei locali destinati alla sartoria (budget B1), i primi mesi sono stati impiegati per sviluppare e ampliare il laboratorio, attraverso l’acquisto di attrezzature e macchinari e la messa a norma dei locali. Si è cercato, per quanto possibile
, di coinvolgere artigiani e maestranze del territorio, sia per aiutare le piccole attività produttive locali sia per iniziare a diffondere sul territorio la conoscenza del progetto stesso (budget D1-D4).
Nel contempo sono state fatte alcune riunioni con i volontari della caritas di Castagnole e i parrocchiani per definire le responsabilità, i ruoli e le azioni da sviluppare, sia da parte dell’equipe di progetto diocesana sia da parte della caritas parrocchiale.
Una delle prime azioni che sono state decise riguardava proprio l’organizzazione della raccolta delle stoffe da utilizzare nel laboratorio e che tipo di materiale sarebbe stato utile; una comunicazione mirata con locandine e post sui social, realizzata dal sig. Favata ha permesso di raccogliere una grande quantità di lenzuola di tela grezza e accessori vari, che sono arrivati alla sartoria da tutto il territorio della diocesi. La raccolta delle stoffe ha permesso ai volontari del progetto di parlare con le persone donatrici e di raccontare loro gli scopi e le finalitàdel progetto. Una seconda richiesta di raccolta stoffe è stata lanciata a gennaio 2023.
I lavori di sistemazione dei locali sono terminati a giugno, permettendo così l’avvio di un primo corso gratuito di taglio e cucito, destinato alle persone in stato di fragilità, ma aperto a tutta la popolazione. L’attività è stata sponsorizzata con la realizzazione di una locandina e con la pubblicazione di post su Facebook e Instagram e, nonostante il periodo pre-vacanziero e il grande caldo, ha avuto un ottimo riscontro. I due docenti ingaggiati, Rosalba Rivetti e Giorgio Chiarelli, hanno organizzato due turni di corso, per permettere a tutti i partecipanti di poter usufruire al meglio delle loro competenze. Il risultato più importante di questo corso tuttavia, così come dei successivi, al di là degli oggetti prodotti e dal grado di competenza acquisito dai partecipanti, è stato proprio la possibilità di mettere insieme intorno ad uno stesso tavolo un gruppo di signore in stato di temporanea difficoltà economica provenienti dall’associazione Marta e Maria, alcune persone seguite dal centro di ascolto parrocchiale di Castagnole e persone senza particolari problemi economici. C’è stato uno scambio molto proficuo di esperienze e di aiuto reciproco anche dal punto di vista linguistico, poiché alcune tra le partecipanti non conoscevano bene l’italiano. Il perseguire un obiettivo comune (la realizzazione di oggetti in stoffa) ha annullato in modo naturale le differenze sociali e culturali tra i partecipanti, permettendo una relazione alla pari molto costruttiva. Il corso ha avuto una seconda parte tra novembre e dicembre 2022 e una terza edizione a gennaio 2023. Un contributo è stato versato all’associazione Marta e Maria e alla parrocchia di Castagnole per il sostegno alle persone in difficoltà economica che hanno partecipato ai corsi (budget L2) e una parrocchiana ha donato una macchina per cucire all’associazione Marta e Maria per permettere alle ospiti del centro di accoglienza di mettere a frutto le esperienze maturate.
Tra luglio e dicembre i volontari della parrocchia di Castagnole sono stati molto attivi nel proporre occasioni di esposizione degli oggetti realizzati (soprattutto borse, ma anche tovagliette, portapenne ed altri accessori) per raccontare il progetto e raccogliere fondi per l’acquisto di ulteriore materiale di consumo. Sono state anche realizzate delle bomboniere per un matrimonio.
Laboratorio E.Co.Lab
Parallelamente all’allestimento della sartoria e a tutte le attività realizzate al suo interno, a partire da marzo fino a dicembre 2022 sono stati attivati con cadenza mensile gli incontri del programma E.Co.Lab (budget M1) con percorsi di riflessione, confronto, formazione e progettazione a favore dei giovani del territorio interessati alla costruzione di nuove forme di intervento per il benessere delle proprie comunità, che coniugano l’impegno per la riduzione della povertà all’aumento della coesione sociale e allo sviluppo del territorio. Hanno partecipato agli incontri alcuni dei giovani già presenti nel gruppo Young della caritas diocesana, insieme ad altri cinque giovani provenienti dal territorio della parrocchia di Castagnole, particolarmente interessati a fare esperienza di carità, intesa non come attività di puro assistenzialismo, ma come occasione di scambio e crescita reciproca.
Particolarmente significativi sono stati 3 incontri che andremo di seguito a raccontare:
Il 16 giugno alcuni dei ragazzi dell’Ecolab hanno incontrato i partecipanti al corso di cucito, raccontando loro gli scopi e gli obiettivi del progetto Ri-Cucire Comunità di cui stavano usufruendo in quanto partecipanti al corso gratuito, l’esperienza che stavano vivendo con le giornate di formazione e chiedendo alle persone presenti di esprimere la propria opinione sull’attività che stavano svolgendo.
Ne è venuto fuori un quadro molto positivo e ricco di sfaccettature interessanti, in quanto le motivazioni date erano le più varie, dal bisogno di uscire di casa per fare qualcosa di interessante al desiderio di imparare ad usare la macchina per cucire. Le signore ospiti di Marta e Maria si sono dette grate per il fatto di poter imparare a fare piccoli lavori di sartoria per cucire da sé o rammendare i propri capi di abbigliamento.
Il 9 ottobre la parrocchia di Castagnole ha organizzato una giornata comunitaria aperta a tutti, con pranzo condiviso e laboratorio partecipato Ecolab , dove è stato raccontato il progetto e sono state raccolte idee e proposte per l’evoluzione futura del laboratorio sartoriale. In quell’occasione, inoltre, l’equipe della caritas parrocchiale e il parroco hanno annunciato l’intenzione di incentrare le azioni e le attività dell’anno pastorale sulla sartoria, coinvolgendo quindi di fatto nel progetto tutta la parrocchia.
Il 4 dicembre si è svolto a Castagnole l’ultimo incontro dell’Ecolab, incentrato in modo particolare sullo studio del logo della sartoria; i ragazzi che hanno partecipato sono stati molto creativi ed hanno colto pienamente lo spirito del progetto, ragionando sul cucire come atto di creazione innovativa che può aiutare a ricostruire legami all’interno di una comunità. A seguito di questo lavoro sono state realizzate brochures ed etichette per i prodotti sartoriali (budget M4-M5)
Study visit
Il progetto prevedeva di realizzare 3 visite di studio a realtà Caritas a livello nazionale che esprimono progetti innovativi di riduzione delle povertà, economia circolare e animazione della comunità. Per motivi di budget ne sono state realizzate due, la prima alla Caritas di Jesi dal 9 all’11 settembre e la seconda alla Caritas di Aversa dal 4 al 6 novembre 2022 (budget M2). Sono state entrambe esperienze molto interessanti e formative, anche se in modo diverso.
La visita a Jesi, a cui hanno partecipato due volontari della caritas parrocchiale di Castagnole, oltre agli insegnanti del corso di cucito e due membri dell’equipe diocesana, ha permesso di fare la conoscenza di una realtà di Caritas ben strutturata e complessa, condotta con competenza e dedizione dal direttore e dai suoi molti collaboratori. La sartoria, pur essendo stata fondata grazie ad un finanziamento dell’8xmille, è in gestione ad una cooperativa sociale, che riesce in ogni caso a portare avanti i valori della solidarietà e ad inserire nel mondo del lavoro persone con fragilità e in difficoltà economica. Il lavoro presso la sartoria sociale in questo caso può essere un trampolino di lancio per l’inserimento presso prestigiose aziende del territorio che operano nel settore sartoriale e che permettono alle persone di crescere professionalmente e di realizzare i propri talenti. Il colloquio con il direttore della cooperativa sociale ha permesso ai partecipanti di apprendere come si struttura una cooperativa sociale. C’è poi stato un incontro formativo con un esperto di marketing consulente della caritas per aiutare i partecipanti alla visita a focalizzare e chiarire la strada da percorrere per la realizzazione di una sartoria sociale che abbia la possibilità di crescere e sostenersi nel tempo.
La visita alla caritas di Aversa ha visto la partecipazione di due dei ragazzi della parrocchia di Castagnole che hanno partecipato all’Ecolab. É stata un’esperienza emotivamente molto forte, per l’energia e la bellezza delle persone che la animano, a partire dal direttore don Carmine e i suoi collaboratori, ma anche per le tematiche che sono state trattate. Geograficamente la caritas di Aversa si trova in un territorio molto complicato, segnato da una parte dalla presenza della criminalità organizzata e dall’altra da una carenza strutturale di risorse economiche, che si traducono in diversi livelli di povertà, da quella economica a quella culturale. La presenza della Caritas diventa dunque ancora più importante, perché unico faro di legalità e approdo naturale per tutti coloro che tentano di sfuggire in qualche modo alle dinamiche sociali e culturali che il territorio impone.
La sartoria sociale, benché gestita dal punto di vista fiscale anche in questo caso da una cooperativa sociale, viene portata avanti direttamente da operatori della caritas e accoglie persone di ogni tipo, che lì trovano uno spazio per impegnare il proprio tempo ed allacciare relazioni.
Durante la visita ci sono stati alcuni momenti formativi, legati sia al laboratorio di sartoria (con la partecipazione del loro commercialista), ma anche più in generale alle diverse attività della caritas diocesana, nonché l’incontro con il vescovo di Aversa, S.E. Monsignor Angelo Spinillo.
Tirocini
L’attivazione dei tirocini previsti è risultata particolarmente difficoltosa, sia per motivi burocratici, sia per l’individuazione delle persone da inserire. Le persone fragili che hanno partecipato ai corsi di sartoria sono state ovviamente le prime ad essere prese in considerazione, ma per motivi diversi nessuna di loro è risultata idonea o ha accettato l’offerta di tirocinio. Grazie alla possibilità di estendere la durata del progetto di altri 3 mesi e ad una modifica di una voce di budget (budget L3) è stato infine possibile far partire un tirocinio e assumere una persona. Un risultato molto positivo è stato raggiunto; la caritas parrocchiale di Castagnole aveva interrotto da tempo ogni rapporto con i servizi sociali territoriali, per incomprensioni e differenza di vedute. Grazie anche all’intervento dell’equipe diocesana è stato possibile riallacciare e consolidare questo rapporto, coinvolgendo direttamente gli assistenti sociali nella ricerca di persone idonee per i tirocini. Siamo certi che questa collaborazione proseguirà nel tempo, portando vantaggi soprattutto alle persone bisognose.
L’evento di chiusura progetto: la sfilata
A conclusione del progetto è stata organizzata una “sfilata” nella piazza centrale del Comune di Alba. É stata l’occasione per presentare i risultati del lavoro svolto nella diocesi con i fondi dell’8xmille ad esso destinati, per far conoscere la sartoria sociale alla popolazione e per mettere in mostra i lavori realizzati con i tessuti e i materiali di recupero. L’evento si è svolto il 5 maggio, alla presenza del direttore della Caritas diocesana,
l’assessore alle politiche sociali del Comune di Alba e tanti curiosi che hanno seguito la sfilata e apprezzato le borse e gli accessori realizzati. I “modelli” scelti per sfilare erano le ragazze ed i ragazzi della parrocchia di Castagnole delle Lanze, sede della sartoria, e alcune delle persone che avevano partecipato ai corsi. Una radio locale ha seguito l’evento e fornito le attrezzature e l’intrattenimento musicale.
Risultati
Al termine di questo progetto, complesso ma molto partecipato e coinvolgente, possiamo affermare che il bilancio è sostanzialmente positivo. I punti più significativi da segnalare sono l’individuazione e la presa in carico di alcune persone in stato di bisogno che si sono palesate nel corso delle varie attività, in particolare i corsi di cucito; il coinvolgimento di giovani (5 in particolare) che grazie a questo progetto sono entrati attivamente a far parte della caritas parrocchiale, affiancando i volontari “senior” e facilitando così il passaggio generazionale, oltre che apportando nuove energie e nuove idee; l’animazione e il coinvolgimento di tutta la comunità parrocchiale, che intorno alla sartoria sta portando avanti il percorso pastorale; il rafforzamento della relazione tra la caritas parrocchiale e quella diocesana, che si spera possa essere da esempio e stimolo per altre realtà parrocchiali che vogliano realizzare progetti ed attività che permettono di superare la logica dell’assistenzialismo fine a se stesso.
Alba, 18/05/2023
STUDY VISIT A JESI 9-10-11 SETTEMBRE 2022 – INSIEME GIORNATA COMUNITARIA (9 ottobre 2022)
- IL PROGETTO:
Dall’ascolto e dalla lettura condivisa della complessità del bisogno della redistribuzione alimentare e della crisi economica che complessivamente ha toccato e sta toccando ampie fasce della popolazione (non solo persone e nuclei già fragili, ma giovani lavoratori rimasti disoccupati, piccoli imprenditori, etc) sono nate feconde collaborazioni che stanno permettendo a Caritas di ampliare la possibilità di intervento a servizio delle povertà del territorio e di essere ponte tra realtà diverse (mondo ecclesiale, volontariato, pubblico e privato profit) scegliendo di alimentare progettualità centrate sull’economia circolare, un approccio multi stakeholder e un’attenzione allo sviluppo di comunità.
Il progetto RI-CUCIRE-comunità, approvato ed interamente finanziato da Caritas Italiana attraverso il contributo dell’8xmille, punta a perseguire le seguenti finalità:
– consolidare progettualità di economia circolare, multistakholder e di sviluppo di comunità tra attori diversi del territorio a servizio delle persone e delle imprese in difficoltà economica
– ridurre lo spreco di tessuti e accessori che intasano i centri di raccolta e distribuzione della diocesi e delle parrocchie
– creare opportunità di lavoro, competenze tecniche e possibilità di nuovo impegno per persone in difficoltà
– rafforzare le collaborazioni dentro al mondo ecclesiale e con altri attori locali
– rafforzare competenze e diffondere la sensibilità sul valore dell’economia sociale e dell’integrazione delle persone più fragili come protagonisti di nuovi percorsi e opportunità. Dentro questo orizzonte, il progetto si sposta dal filone alimentare e dal centro di Alba per attivare una Sartoria Sociale in una zona periferica della diocesi.
Obiettivi del progetto “RI-CUCIRE-comunità” sono:
A. rafforzare ed animare uno spazio di relazione e inclusione (diverso da quello dell’assistenza) in una parrocchia periferica della diocesi;
B. attivare percorsi informali per lo sviluppo di soft skills per persone fragili (generalmente donne accolte nelle strutture di accoglienza femminile del territorio), opportunità lavorative e di preparazione al lavoro per persone fragili e giovani non occupati;
C. sperimentare una nuova linea di produzione artigianale di borse e packaging a partire dall’abbigliamento e accessori di recupero;
D. rafforzare e creare nuove reti e sinergie con soggetti diversi ( centri di ascolto parrocchiali, piccole imprese, circuiti dell’economia sociale, associazioni locali, giovani, … );
E. coinvolgere e formare giovani-adulti (del neonato gruppo Young Caritas) nell’animazione del territorio;
F. modellizzare e narrare il progetto insieme ai precedenti progetti pilota (ed in particolare quello della produzione della birra) per assicurarne la massima comprensione e continuità.
Il progetto nasce dalla proposta della Caritas Parrocchiale di S. Bartolomeo a Castagnole Lanze che, conosciuto l’impegno della Caritas Diocesana nella promozione di interventi di economia circolare per la riduzione della povertà e il rafforzamento dell’inclusione delle persone fragili nei territori, desidera potenziare il proprio piccolo progetto di sartoria. I volontari già impegnati nella sartoria sono coinvolti nell’ideazione del presente progetto e nella definizione del relativo budget. Il parroco è entusiasta e coinvolto dalla sartoria con la quale, già dalla sua fondazione, tiene rapporti di sostegno e incoraggiamento.
A progetto approvato, lo stesso sarà presentato sul territorio parrocchiale e vicariale per condividere le linee di coinvolgimento di tutti gli attori nelle diverse fasi che vanno dal recupero dei materiali di scarto (nelle parrocchie che già si occupano di raccolta e distribuzione indumenti), al coinvolgimento di nuovi volontari (nei gruppi giovani e anziani), all’invio di persone in difficoltà ( da parte dei centri di ascolto e in collaborazione con i servizi sociali territoriali).
La promozione dei prodotti su tutto il territorio diocesano ed il bando lanciato ai giovani “stilisti” saranno veicolati grazie all’amplificazione del gruppo Young Caritas in tutte le parrocchie della Diocesi.
Le associazioni che gestiscono servizi di prima e seconda accoglienza per donne in difficoltà del territorio sono coinvolte nella selezione di donne che possono frequentare la sartoria come opportunità per sviluppare nuove relazioni, soft skills ed eventuali successive opportunità di inserimento lavorativo.
Il primo corso di sartoria, tenuto da due docenti specializzati nel recupero di tessuti e materiali avrà inizio il 30 maggio e si svolgerà tutti i lunedì, sia al mattino che al pomeriggio, fino al 27 giugno.
per ISCRIZIONI scrivere su WhatsApp al n. 371.5831924 o alla mail caritas@alba.chiesacattolica.it
↓ VISUALIZZA O SCARICA LA LOCANDINA DEL CORSO